Bellezza: quella esteriore conta di più per oltre 4 donne su 10

canova naiade bellezza

Bellezza batte bontà. Nella società dell’apparenza, anche se ‘di misura’ la considerazione dell’aspetto fisico vince su virtù caratteriali come la dolcezza. Lo pensa così il 41% delle donne secondo una maxi-indagine condotta su 7.700 donne fra 18 e 65 anni in 16 Paesi. Fra questi l’Italia, dove a ritenere la bellezza esteriore più importante di quella interiore è il 43% della popolazione femminile. A livello internazionale, il 40% delle signore pensa invece che sia meglio essere belle dentro che fuori, e il 19% attribuisce lo stesso peso ai due concetti. A mettere al primo posto l’apparire sono soprattutto le turche, mentre le canadesi sono le più attente alla bellezza interiore che in generale – indipendentemente dalla latitudine – fa più presa fra le over 44.

Dal rapporto ‘The changing faces of beauty’ – che ha utilizzato un questionario online e fornisce una fotografia rappresentativa delle cittadine dei vari Stati coinvolti (oltre all’Italia, Australia, Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, Giappone, Messico, Olanda, Sud Corea, Spagna, Thailandia, Turchia, Uk e Usa) – emerge il desiderio di apparire belle soprattutto per se stesse: piacersi è la priorità per quasi 3 donne su 4 (74%), mentre il 37% lo fa per il partner e il 15% per gli amici. In Italia lo specchio conta ancora di più: l’82% vuole apparire bella ai propri occhi, contro il 36% che desidera stupire il compagno e il 10% altre persone come i colleghi.

In generale, il 42% delle interpellate dichiara che si sottoporrebbe a un trattamento estetico per aumentare la fiducia in se stessa, e il desiderio di sembrare più belle (63%) supera anche quello (50%) di attenuare i segni dell’invecchiamento sulla pelle. E’ quest’ultimo il punto più caro alla popolazione ‘rosa’: per il 56% la qualità della incarnato (colorito, luminosità e purezza) vale quanto una buona forma fisica. Le italiane però puntano più sul corpo, fattore chiave per il 39%, seguito dagli occhi (22%) e dalla cute (14%).

Con buona pace degli anni spesi in battaglie per emanciparsi dai modelli imposti dalla tradizione, l’indagine conferma inoltre la tenuta del matrimonio come momento ‘clou’ dell’immaginario femminile: il 58% delle donne di tutto il mondo prenderebbe in considerazione un trattamento estetico al solo scopo di presentarsi all’altare al top. Al secondo posto, le italiane (44%) insieme a brasiliane e spagnole indicano l’inizio di un nuovo lavoro o la carriera, mentre in Thailandia e Sud Corea si cita l’avvio di una nuova relazione.

Ma cosa spaventa di più l’altra metà del cielo? Per il 66% il nemico numero uno sono le borse sotto gli occhi (dato che sale al 76% in Italia); seguono il doppio mento (60%), la perdita di volume sugli zigomi (52%) e sulle labbra (43%). Un terzo delle donne (33%) sceglierebbe di migliorare gli occhi, mentre il 30% il mento; il 23% ha seriamente pensato di trattare l’area sotto agli occhi, e il 47% prenderebbe in considerazione un trattamento per sembrare meno stanca. Le donne della Penisola, insieme alle brasiliane, sono le più disposte a cercare un trattamento per un mento perfetto, anche se la parte che le italiane correggerebbero di più è il naso (52% delle 18-35enni).

Complessivamente, il 43% del campione internazionale si è sottoposto a un trattamento estetico o lo valuterebbe. Il 65% concorda sul fatto che i filler per il viso siano più accettati oggi di 5 anni fa; il 57% confida nella possibilità di ottenere un risultato naturale, mentre il 21% teme di perdere espressività. I Paesi che accettano di più gli ‘aiutini’ iniettabili sono Brasile, Turchia, Sud Corea, Messico e Thailandia, dove è più alta la convinzione di poter aspirare a risultati naturali. Zoomando sul Belpaese, il 28% delle italiane ha considerato l’idea di un ritocco al viso o ci penserebbe se ne avesse la possibilità, e il 61% crede che i filler possano garantire un aspetto naturale.

“C’è stato un vero cambiamento di approccio negli ultimi anni e oggi ciò che conta per le donne è come si sentono verso se stesse – commenta il chirurgo plastico Mauricio de Maio -. Anche se si rivolgono a noi per motivi estetici, come trattare le rughe e i segni dell’invecchiamento, il loro obiettivo è sentirsi e apparire al meglio. Qualche volta la richiesta è di sembrare meno stanche o più in forma, altre volte di apparire più attraenti e più giovani. Quando devo eseguire un trattamento mi prendo il tempo necessario per capire le ragioni emotive” che spingono a chiederlo: “Il punto non è cosa vogliono correggere, ma come vogliono sentirsi dopo”.

“Nell’era delle foto digitali – analizza il chirurgo plastico Massimo Signorini – le donne guardano sempre più da vicino e con più attenzione lo specchio per controllare come il loro primo piano appare sullo schermo. La pelle è quindi sotto la lente d’ingrandimento molto più di prima. Apparire serene e ben riposate è l’ambizione massima per le mie pazienti e trattare l’area degli occhi le aiuta a raggiungere questo obiettivo. Le ‘borse’ possono far apparire le donne tristi e tirate anche quando si sentono totalmente all’opposto. Intervenire su quest’area vuol dire che il viso avrà un riflesso migliore e più veritiero delle emozioni interiori”.

 

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